Durante la mattina di venerdì 26 settembre, alcuni studenti della nostra scuola secondaria di secondo grado “IIS Majorana-Maitani di Orvieto” hanno avuto l’opportunità di partecipare, presso il Palazzetto dello Sport “Alessio Papini” di Ciconia, a una bellissima e significativa iniziativa dedicata al Baskin, lo sport che unisce basket e inclusione, permettendo a tutte e a tutti di scendere in campo insieme e di sentirsi parte di una squadra, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o tecniche.
L’evento ha visto la presenza di numerose scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio orvietano e ha rappresentato un momento di incontro, condivisione e sportività. A promuoverlo sono state l’associazione Corrado Spatola, l’associazione Arrapaho e l’EISI – Ente Italiano Sport Inclusivi, con il patrocinio del Comune di Orvieto, che ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa riconoscendone il valore educativo e sociale.
A rendere la giornata ancora più speciale è stata la partecipazione straordinaria di Matteo Soragna, storica figura del basket italiano, ex capitano della Nazionale e vicecampione olimpico con l’Italbasket ad Atene 2004. La sua presenza ha suscitato grande entusiasmo tra gli studenti e gli insegnanti: poter ascoltare le parole e i consigli di un atleta del suo calibro è stata un’occasione preziosa e stimolante, capace di avvicinare i ragazzi al mondo dello sport in modo positivo e costruttivo.
Il Baskin è una disciplina ispirata al basket tradizionale, ma ideata con una prospettiva nuova e rivoluzionaria. La sua caratteristica principale è l’inclusione: consente a giocatori con abilità diverse di partecipare attivamente alla partita, ciascuno con un ruolo assegnato in base alle proprie capacità. Il campo, infatti, è dotato di canestri posti a differenti altezze, così da adattarsi alle caratteristiche dei singoli partecipanti e permettere a tutti di sentirsi protagonisti del gioco.
Ciò che rende questo sport davvero unico è il suo messaggio: ognuno può dare un contributo attivo e insostituibile, e la squadra diventa più forte proprio grazie all’unicità dei suoi componenti. Attraverso il Baskin, lo sport si trasforma in un veicolo di inclusione, di rispetto e di collaborazione, dimostrando che la diversità non è un limite, ma una ricchezza da valorizzare.
E questa è solo la prima tappa: altre iniziative sono già in programma. Quindi rimanete sintonizzati, perché il meglio deve ancora venire!