È stata una stagione straordinaria. Di quelle che non si dimenticano. Di quelle che ti cambiano, dentro e fuori dal campo. Noi, giovani atleti del territorio orvietano, molti dei quali studenti dell’Istituto Majorana-Maitani, abbiamo vissuto un sogno che si è fatto realtà, passo dopo passo, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita.
Con la vittoria del campionato regionale umbro Allievi U17, l’Orvietana Calcio ha conquistato l’accesso alle Fasi Nazionali Scudetto. Ma non ci siamo fermati lì: per la prima volta nella storia dello sport cittadino e del comprensorio, una squadra giovanile è arrivata fino alle semifinali scudetto nazionale U17. Un traguardo che ci riempie di orgoglio, ma anche di responsabilità.
Quello che abbiamo vissuto quest’anno è molto più di una semplice stagione sportiva: è stata la stagione della consapevolezza, della crescita, della svolta. Siamo partiti tra entusiasmo e incertezze, ma partita dopo partita abbiamo capito di avere qualcosa in più. Abbiamo affrontato momenti difficili – cali di forma, infortuni, sconfitte – ma ogni ostacolo ci ha resi più forti. E, soprattutto, più uniti. Siamo diventati una vera famiglia. Compagni di squadra, sì, ma anche amici, e spesso anche compagni di classe. L’intesa che abbiamo in campo nasce anche fuori, tra i banchi di scuola, nei pomeriggi passati a studiare dopo l’allenamento, nei messaggi prima delle verifiche, nel sostegno reciproco.
C’è una partita che più di tutte racchiude il senso del nostro percorso: quella contro il Trestina. Nebbia, freddo, una trasferta difficile. Ma quel giorno abbiamo tirato fuori il meglio di noi. Gol di De Angelis, Palmerini, e poi... la rovesciata all’ultimo secondo di Valentini. Un’emozione che porteremo sempre con noi. In quel momento abbiamo capito di essere davvero un gruppo speciale. Ma nessun successo arriva per caso. Dietro ogni vittoria ci sono sacrifici: sveglie presto, giornate piene tra scuola e allenamenti, weekend dedicati al riposo invece che alle uscite. Eppure, non ci siamo mai arresi.
In questo percorso non siamo stati soli. La scuola ha creduto in noi. I nostri professori non ci hanno solo valutati: ci hanno ascoltati, compresi, sostenuti. Hanno riconosciuto il valore educativo dello sport – impegno, rispetto, gestione del tempo – e ci hanno aiutati a trovare un equilibrio tra studio e calcio. Senza obbligarci a scegliere tra due passioni. E quando abbiamo giocato l’ultima partita della prima fase nazionale, abbiamo visto qualcosa di speciale sugli spalti: genitori, amici, insegnanti, compagni di scuola. Tutti a tifare per noi. In quel momento abbiamo sentito che non rappresentavamo solo noi stessi, ma tutta una comunità.
Siamo arrivati fin qui grazie alla passione, all’impegno e allo spirito di squadra. E ora non vogliamo fermarci. Sappiamo che il percorso è ancora lungo, ma crediamo che si possa inseguire un sogno sportivo senza abbandonare quello scolastico. Serve determinazione, sacrificio, organizzazione. Ma soprattutto, serve crederci. Grazie all’Orvietana Calcio, ai nostri allenatori, alla scuola, alle famiglie e a tutti coloro che ci hanno incoraggiati. Ogni parola, ogni gesto, ogni applauso è stato un pezzo del nostro cammino. Siamo studenti, siamo atleti, siamo amici. E ce la mettiamo tutta.
Luigi, Gioele, Brando, Cristian, Matteo, Edoardo, Francesco, Daniele, Matteo, Edoardo, Brando, Sebastiano, Adriano, Rocco