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All’inizio del mese di dicembre ha ufficialmente preso avvio The Growth Garden – Coltivare il potenziale di ogni studente, un nuovo progetto Erasmus+ che vede protagonisti l'IIS Majorana-Maitani, l’associazione ADi, l’istituto norvegese RISKA ungdomsskole e Sredno Uchilishte “Filip Stanislavov”, un istituto di Sofia, in Bulgaria. Tutti gli enti coinvolti sono uniti da un obiettivo comune, che è quello di promuovere un’istruzione sempre più inclusiva e attenta alle diversità. Per l’IIS Majorana-Maitani, il progetto è portato avanti e coordinato dalle docenti Annalisa Distasi e Valeria Asta, che ne accompagneranno lo sviluppo e ne cureranno le attività.

Il progetto, finanziato nell’ambito dei partenariati su piccola scala Erasmus Plus (codice 2025-1-NO01-KA210-SCH-000358980), è stato inaugurato con un primo incontro internazionale in Norvegia, durante il quale i partner hanno avviato il lavoro condividendo approcci, obiettivi e metodologie. In particolare, il team ha approfondito la metodologia del Lesson Study, che costituirà il filo conduttore di tutte le attività progettuali.

Al centro di The Growth Garden vi sono i temi dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze. In un’Europa sempre più complessa e multiculturale, le scuole sono chiamate a garantire pari opportunità di apprendimento a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background o dalle difficoltà incontrate nel percorso scolastico. Il progetto si concentra in modo specifico sugli studenti che presentano difficoltà nella lettura e nella scrittura, spesso più esposti al rischio di insuccesso e di abbandono scolastico.

Attraverso la creazione di uno strumento innovativo di auto-consapevolezza e orientamento, The Growth Garden intende aiutare questi ragazzi a riconoscere i propri punti di forza, esplorare interessi e talenti e individuare strategie efficaci per affrontare le difficoltà. Ci si propone un obiettivo duplice, vale a dire ridurre il fallimento scolastico e favorire l’integrazione sociale, rafforzando al contempo i valori europei di inclusione, cooperazione e rispetto.

Un ruolo chiave è affidato a insegnanti e formatori che, durante il progetto, la cui durata sarà di 24 mesi, avranno l’opportunità di condividere buone pratiche, migliorare i metodi didattici e potenziare le competenze linguistiche. I benefici si rifletteranno non solo sugli educatori, ma anche sugli studenti, che potranno sperimentare approcci didattici più efficaci e inclusivi.

Il percorso metodologico prevede un ciclo strutturato di Lesson Study: le prime lezioni saranno progettate e sperimentate in Norvegia, poi valutate e adattate al contesto bulgaro, fino a essere ulteriormente perfezionate e finalizzate in Italia. Le attività didattiche si concentreranno sugli aspetti del modello di Holland, favorendo la scoperta delle inclinazioni personali e delle aree di interesse professionale. Questo processo graduale permetterà di costruire uno strumento di orientamento accessibile, che richieda un livello minimo di alfabetizzazione e risulti particolarmente adatto agli studenti con difficoltà di apprendimento.

Nella fase conclusiva del progetto, studenti provenienti da Italia, Norvegia e Bulgaria testeranno lo strumento in Norvegia, a Stavanger. Per garantirne un’ampia diffusione, il materiale sarà reso disponibile gratuitamente sia online sia in formato cartaceo. I risultati attesi sono numerosi: oltre allo strumento di orientamento ispirato ai tipi professionali di Holland, il progetto produrrà un ciclo completo di sei piani di Lesson Study con relativi report, i risultati di quattro focus group internazionali con insegnanti, un opuscolo informativo, un’intervista radiofonica e diversi eventi moltiplicatori nelle scuole partner. Gli impatti formativi e culturali saranno significativi, poiché gli studenti acquisiranno maggiore fiducia e consapevolezza di sé, gli insegnanti rafforzeranno le proprie competenze professionali e le scuole consolideranno il loro impegno verso un’istruzione inclusiva e orientata al futuro.

Il progetto europeo Erasmus+ The Growth Garden rappresenta una vera e propria visione educativa, un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa contribuire a costruire scuole in cui ogni studente abbia la possibilità di crescere, riuscire e sentirsi valorizzato. E questo, come sottolineano i partner, è solo l’inizio del viaggio.